Cronaca di letteratura a cura di Valeria Dialotti – Yin Side Project
“Quando Siddharta lasciò il boschetto nel quale rimaneva il Buddha, il Perfetto, e nel quale rimaneva Govinda, allora egli sentì che in questo boschetto restava dietro di lui anche tutta la sua vita passatae e si separava da lui. Su quesra sensazione, che lo riempiva tutto, egli venne riflettendo mentre s’allontanavaa lento passo. Profondamente vi pensò, come attraverso un’acqua profonda si lasciò calare fino al fondo di questa sensazione, fin là dove riposano le cause ultime, poichè conoscere le cause ultime, questo appunto è pensare– così gli pareva– e solo per questa via le sensazioni diventano conoscenze e non vanno perdute, ma al contrario si fanno essenziali e cominciano a irradiare ciò che in esse è contenuto.”
La storia di Siddharta, omonimo di quel Siddharta Gautama divenuto poi Buddha, ambientata in un’India remota, ci narra del cammino intrapreso dal protagonista alla ricerca di se stesso.
Un romanzo-poema che racconta, attraverso le vicissitudini del ragazzo, l’esperienza dell’ascesi attraverso l’esperienza del mondo terreno per trascendere il proprio Io.
Un percorso iniziatico che ci accompagna attraverso la comprensione di se stessi che solamente con la totale immersione nella realtà terrena si può giungere.
Siddharta è chiunque cerca…che cerca soprattutto di vivere intera e piena la propria vita, passando di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna comprensione, perché ciò che va cercato è il tutto,l’Unità, il misterioso tutto che si veste di mille volti mutevoli.
Un romanzo per chiunque sia alla ricerca o si senta in cammino. Un’ispirazione colma di attimi meditativi e di riflessione sul nostro stare qui come esseri umani sulla Terra.
