作prima
家
“Si ritirò in sé stessa,
scrisse per uno solo,
poi per migliaia.
Diede corpo a fantasmi, dolori e gioie,
incarnandoli in meravigliose storie
di carta e d’inchiostro”.
(meditazione n° 159 da: “Il Tao per un Anno: 365 meditazioni”, di Deng Ming-Dao)
Namastè,
Ho scelto la formula del “journaling”, seppur non quotidiano, per narrarmi e narrare in questo blog. Ogni mese renderò partecipe il lettore di alcune mie riflessioni su un argomento per me importante perché credo che condividere le mie esperienze possa anche aiutare gli altri a raggiungere i propri obiettivi ; non sarà un classico “diario”.
La meditazione taoista n° 159 sopra riportata sintetizza ciò che mi muove a scrivere : in realtà io scrivo per me stessa. Quando scoprii che un autore aveva dichiarato che poteva sbarazzarsi di qualunque cosa scrivendo, ho
pensato che potevo provare anch’io ad alleggerirmi anziché rimanere attaccata a gioie e dolori mantenendoli seppelliti dentro di me.
Io, che non ho mai scritto un diario, ora riesco a vedere nella scrittura una vera e propria pratica meditativa, un rituale, una sorta di appuntamento con mè stessa che non solo esercita la mia disciplina ed auto-disciplina ma mi chiama anche a confrontarmi col tema dell’Onestà. Onestà è intesa quì come principio di Integrità profonda e coerenza interiore che trapassa la realtà e arriva dove deve arrivare. Dunque, onestà anzitutto verso sé stessi per “illuminare quell’angolo dove nessuno ha il coraggio di entrare” (Yogi Bahjan), che richiede di essere espressa con tatto e che mi porta a “compattarmi” per sentire dentro di me ciò che può essere di beneficio anche agli altri e che vale la pena venga condiviso. Dalla necessità di agire da questo spazio energetico che è anche un serbatoio di forza, comprendo che è necessaria tanta Luce, equilibrio e stabilità interiore per far emergere ciò che di
unico in ognuno di noi è custodito. Qualsiasi cosa rimanga inespressa impedisce alla nostra vera natura di palesarsi.
Il mese di Febbraio si è aperto con le celebrazioni della Candelora-Imbolc, festività celtica che simboleggia la Luce che ritorna dopo l’Inverno e nella tradizione cristiana ricorda la presentazione di Gesù (la Luce) al Tempio (al Mondo). E’ il mese del segno dei Pesci e porta con sé intuizioni profonde, emozioni autentiche e la magia dell’imprevedibile : un vero e proprio “portale” energetico dove l’anima e il corpo (ri)incontrano la Luce rinnovatrice laddove ve ne sia l’intenzione. Luce che porta scelte, risoluzioni ed azioni per creare e mantenere linearità e serenità dentro e fuori di noi. Attingerò a ciò che penso e a ciò che conosco per esperienza diretta per scrivere in questa sede. Perchè i messaggi da portare hanno radici nelle acque dell’esistenza, come il fiore di Loto che, magnificamente, cresce e si erge verso l’alto sprofondando e traendo nutrimento con le sue radici nel fango più denso.
La scrittura quindi, mi permette di sperimentarmi in una modalità di comunicazione del tutto inusuale per me, offrendomi uno spazio per esplorare pensieri, esperienze ed emozioni ma anche obiettivi. Per me, rappresenta l’espressione di ciò che sono adesso e quindi sarà come dovrà essere. Considero il raccontarsi come atto di cura di sé, per fare un po’ d’ordine e pulizie “dentro”, per capire il passato e vivere consapevolmente nel presente; insomma : vedere come si è diventati vivendo. D’altro canto, la celebre espressione di Socrate: “nosci te ipsum” (“conosci te stesso”) e, nel mio caso specifico, come pure si legge nel Vangelo di Luca (4,23): “medice, cura te ipsum” (“medico, cura te stesso”), invitano a rivolgersi all’interno di sé per vedere compassionevolmente le
proprie ferite interiori e rimarginarle. Questo atto è addirittura doveroso e propedeutico per un medico che voglia essere di sostegno agli altri nel loro processo di cura e guarigione sia fisica che spirituale (si perché….la guarigione è del paziente…). Una sorta di catarsi che offre la possibilità di lasciare andare ciò che non serve più
nel proprio percorso di vita semplicemente……scrivendo!
L’Onestà è lo spazio sacro del Cuore da cui tutto ciò parte. Credo che l’espressione potente, onesta e gioiosa della propria interiorità rappresenti di fatto una rivoluzione della coscienza necessaria per lo sviluppo silenzioso di un nuovo mondo “sostenibile”, sotto diversi punti di vista.
A tutti i lettori auguro di essere i costruttori di questa nuova realtà.
Buona Luce a tutti noi……….
Grazie di esserci e che tutto in te sia Gioia!
Om Shanti.
Ma Prem Daya