Cronaca a cura di Ma Prem Sitara, terapista di Ayurveda & facilitatore delle Meditazioni di Osho
Premessa
L’Ayurveda è oggi conosciuta come la medicina ancestrale indiana e sembra essere in pieno sviluppo nel ventunesimo secolo. Un nuovissimo interesse per una conoscenza millenaria. Perché questa mania? Forse, per la promessa ineguagliabile che l’Ayurveda contiene in termini di benessere, qualità della vita e livello di salute generale. Una promessa venuta da altrove, che lo si conosca o no, dal momento che mette a disposizione una porta non ancora spinta e piena di speranza per noi, cittadini occidentali che viviamo sotto una pressione intessuta da lungo tempo e di cui si comincia, forse, a mettere in discussione il senso.
Questo boom risuona come un by-product di una società occidentale il cui DNA è all’opposto di quello che ha dato al mondo l’Ayurveda e che è proprio quello altrove sognato : l’India. In queste terre orientali, i modi di vivere degli uomini e delle donne sono delimitati da molti altri riferimenti e contesti culturali rispetto ai nostri. In India si cresce su una terra che si è dedicata per millenni alla ricerca dello Spirito in ogni essere umano e del posto di ciascuno nella Natura, allo stesso titolo dei vegetali, degli animali e dei minerali. Questo è, nonostante i cambiamenti legati all’epoca moderna, ancora oggi una realtà di ogni giorno in questa parte del mondo. L’India, e più in generale l’Oriente, è stata la parte del mondo più prolifica a produrre Maestri Illuminati, che hanno trasmesso questa Verità ultima : quella dell’Unità dell’Uomo al grande Tutto cosmico.
L’Ayurveda è, potremmo dire, «nata», dove si era pronti a ricevere e far posto alle sue rivelazioni fondamentali. Gratitudine ai suoi Saggi, meditatori, che con la loro osservazione paziente e profonda hanno tradotto il linguaggio di tutto ciò che ci circonda. Un dono per l’umanità.
Ma Prem Sitara